Una storia da raccontare…

“Una storia da raccontare”…
Nel 1961 in seconda riunione venne istituito il consiglio del primo Motoclub Città di Tempio. Presidente: Ing. Giovanni Demuro, Vice Presidente Cambiagi Antonio, Direttore sportivo Pasqualino Frediani, Cassiere Paolo Brandano. Consiglieri: Ennio Sotgiu, Giovanni Mureddu, Asole Gavino, Lino Cossu, Elio Cossu, Mario Asole, Pier Antonio Novello. Alcuni di questi amici purtroppo non sono più con noi e non possono darci la loro testimonianza. Altri, come me portano vivo quel ricordo con tanto orgoglio.
Nel 1962 il Motoclub cessa la sua attività per la partenza a Cagliari dell’Ing. Demuro; fu un anno di transizione durante il quale io mi iscrissi al Motoclub Nuoro per poi partecipare alla 3^prova di Campionato Italiano Velocità in salita “Ponte <marreri-Monte Ortobene e anche ponte Oliena-Nuoro.
Nel 1963 il Motoclub si riaffilia e viene eletto Presidente il compianto Elio Pittalis .In questo periodo si da il via alle gimcane, ai raduni e si va avanti fino al 1969, anno in cui nasce la prima gara di motocross. Ebbi il piacere di essere promotore ed organizzatore di questo evento che oggi festeggiamo con il Cinquantennio; ricordo tutto con grande commozione, rammento i miei compagni\soci e oggi rivivo quei momenti di frenesia e preparazione. Alcuni pionieri lo rivivranno con me: Vannino Musselli, Mario Musselli, Pietro Cossu, Fabiano Carta, Paolino Azzena, Giovanni Spano, Osvaldo Cugini, Giovanni Deligios, Salvatore Spano, Antonello Luzzu, Asole Michele, Battista Sanna, Nicolino Biancareddu, Io (Gavino Asole). Anche tra questi, purtroppo, alcuni ci hanno lasciato.
Il crossodromo Sergio Bruschi, invece, arrivò più tardi nel 1980 grazie al grande impegno del mio caro amico Mario Polidoro, del Dott. Lino Marcucci, di Enzo Manconi ed io. Ancora ricordo i viaggi a Cagliari… Con la manifestazione di oggi, 5 maggio 2019, volevo festeggiare questi eventi, volevo parlare ai giovani di quanti uomini tempiesi e non, hanno amato questo sport prima di loro e hanno permesso alla nostra città di avere un impianto sportivo come oggi lo vediamo.
Mi scuso se qualcosa ho dimenticato ma ahimè non ho più gli appunti che tanto gelosamente custodivo.
Voglio che tra 50 anni ancora qualcuno prenda in mano questa storia , la racconti, la faccia amare ai propri figli e tenga alto il nome di Tempio nel motocross.

GAVINO ASOLE